Carissimi,
a
chiusura del Maggio Rodigino 2023, ho piacere di condividere nelle righe
seguenti, alcune riflessioni e formulare dei ringraziamenti.
La sesta edizione del Maggio Rodigino, da poco conclusa, si è distinta all’insegna dei sold out.
Mai come quest’anno la città ha risposto con entusiasmo e
partecipazione grazie anche al ricco e intenso programma di eventi che
si è sviluppato dal 2 al 31 maggio, annunciato con la conferenza stampa
del 5 aprile e reso fin da subito fruibile sul sito dedicato al festival
www.maggiorodigino.com.
Un
programma che ha avuto una forte risonanza anche sui media, a partire
dall’ottimo lancio sulle pagine del Corriere della Sera del 26 aprile
fino alla celebrazione televisiva con il servizio del TG Regionale del 12 maggio.
Il
Maggio Rodigino è stato protagonista di una presa di posizione inedita
per il festival, quanto mai attuale e necessaria: ha sposato i valori
espressi dall’Agenda 2030 stilata dall’ONU e ha quindi impostato tutti i
propri appuntamenti all’insegna della sostenibilità ambientale,
cercando di esprimerla anche graficamente attraverso i manifesti, le
locandine e il sito. Più di 40 eventi, tutti ad ingresso gratuito, hanno
condiviso nelle loro proposte e nelle modalità organizzative
l’impostazione tematica del Maggio.
Attraverso un apposito bando
di partecipazione, Enti e Associazioni di Rovigo e provincia hanno
voluto esserci per dare alla nostra città una testimonianza di amore,
facendo fiorire per la sesta volta la “Primavera della cultura” in un
momento ormai atteso e caratterizzante la programmazione artistica
cittadina. Nel candidare i loro progetti, Enti e Associazioni hanno
esplicitato in maniera chiara l’attinenza con i temi dell’Agenda 2030
nel riutilizzo di strutture e allestimenti, e nella ricerca
dell’innovazione con un’attenzione speciale per la parità di genere e
l’accessibilità, in particolare per sordomuti, ciechi e ipovedenti.
Insomma,
l’edizione 2023 si è rivolta apertamente alle nuove generazioni con una
proposta complessiva che è spaziata dalla musica al teatro, dalle arti
visive ai seminari e alle conferenze sul tema della sostenibilità
ambientale, facendo convivere all’interno dello stesso contenitore i
grandi nomi della musica jazz internazionale con gli spettacoli dei
ragazzi delle scuole, solo per fare un esempio. Il Maggio, infatti, per
propria vocazione è esattamente questo: una cornice culturale, qualificata e garantita in termini di gratuità di spazi pubblici comunali, che tratta
tutti gli eventi con pari dignità, illuminando ogni iniziativa con la
stessa luce, in cui voci che verrebbero tenute al margine trovano uno
spazio di rilievo nel quale esprimersi.
Abbiamo così
assistito a un dialogo ideale tra l’istrionico Demo Morselli e il
festival Tra Scuole e Teatro, un evento ormai storico per la città di
Rovigo, a cura di FITA, la Federazione Italiana Teatro Amatoriale; tra
Carlo Marrale, chitarrista dei Matia Bazar, e le Scuole Medie a
Indirizzo Musicale, i cui ragazzi si sono esibiti in piazza o in teatro,
emozionati e gioiosi; tra la Venezze Big Band di Massimo Morganti e il
Festival della Sostenibilità del Comune di Rovigo all’Urban Digital
Center…
Il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo ha proposto ben
tre festival – il Venezze Classic, il Venezze Jazz e il Venezze Pop –, a
riprova di un coinvolgimento massimo in quest’edizione, che hanno fatto
sbarcare a Rovigo talenti internazionali di grandissimo prestigio: dal
percussionista indiano Trilok Gurtu, maestro indiscusso della
world music, agli americani Dena DeRose, Dave Weckl, Tom Kennedy, dallo
svedese Mats Gustafsson, al cileno Marcelo de la Puebla, agli italiani
Andrea Bissoli e Federica Artuso.
E poi è stata la volta delle
riflessioni profonde e attuali del Festival biblico sulla Genesi, della
tavola rotonda delle trasformazioni che inevitabilmente coinvolgeranno
l’area lagunare veneta e il Delta del Po promossa da REM. E poi a
seguire le mostre infografiche, fotografiche sul nostro ambiente e
artistiche, tutte svolte in Pescheria nuova; l’attività
dell’associazione Retake; il concorso letterario per giovani scrittori
in Accademia dei Concordi promosso dalla Fondazione Banca del Monte. A
concludere, il primo “seme” del Green Village, piantato presso il
giardino delle Due Torri, ospitante giovani musicisti, a dimostrazione
che il riciclo può essere una opportunità formativa e una risorsa del
territorio, e il Festival “Tempio della Rotonda”.
Ci pare di aver fatto buona cosa, grazie all’impegno di molti e alla generosità di tanti che meritano un riconoscimento.
Quindi:
Grazie
allo staff del Maggio Rodigino: Zoe Pia, direttrice artistica, Laura
Drago per la parte amministrativa, Laura Bortoloni per la grafica,
Serena Bellinello per la comunicazione, Andrea Artosi per il sito web,
Giulia Bedendo per i social media, tutti nostri concittadini.
Grazie ai protagonisti del Maggio Rodigino:
– il
Conservatorio “F. Venezze”, con particolare gratitudine al direttore M°
Vincenzo Soravia, alla Presidente Maria Grazia Faganello e ai Maestri
Claudio Donà, Stefano Onorati, Massimo Morganti, Fabio Petretti,
Pierluigi Mingotti, Francesco Carlesi e Daniela Borgato;
– la FITA, Federazione Italiana Teatro Amatoriale, a Roberta Benedetto;
– il Festival Biblico, a Daniele Pavarin;
– l’Associazione REM – Ricerca Esperienza Memoria, a Monica Scarpari e a Paola Piccolo;
–
IC ROVIGO 3 per la Rete delle Scuole Medie a Indirizzo Musicale, al
Dirigente Fabio Cusin e a tutti i Docenti impegnati;
– l’Istituto di Istruzione Superiore “E. De Amicis” di Rovigo, al Dirigente e ai Docenti impegnati;
– l’associazione Il cortile degli Olivetani, a Maura Bianco;
– il CUR – Consorzio Università Rovigo, a Diego Crivellari e a Enrico Buoso;
– il Fotoclub 85 di Villanova del Ghebbo;
– la Fondazione Banca del Monte di Rovigo per il Concorso letterario “Sergio Garbato”;
– la fondazione Retake, a Maurizio Braiato;
– il M° Ruggero Livieri per il concerto d’organo al buio;
– i Minimiteatri, a Francesca Chiappetta e Ruggero Zambon;
– ViviRovigo APS, a Irene Lissandrin;
– il Circolo 2 giugno 1946;
– Rocco Papia e il comune di Calderara di Reno (Bologna);
– le aziende agricole “Capolavia” e “Longhina” e l’associazione “Il Tarassaco”;
– l’Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano e Castelguglielmo.
Grazie
alla Fondazione Banca del Monte del Rovigo, ove il Maggio Rodigino è
nato e continua ad essere principalmente sostenuto, al suo Presidente
Giorgio Lazzarini e al suo CdA.
Grazie alla Amministrazione
comunale di Rovigo, in particolare al Sindaco Edoardo Gaffeo, al
Vicesindaco e Assessore al Bilancio Roberto Tovo, all’Assessore alla
Cultura Benedetta Bagatin, all’Assessore alla Sostenibilità Dina Merlo e
all’Assessore allo Sviluppo del Territorio e all’Innovazione Luisa
Cattozzo. Grazie a Paola Gasperotto, ufficio stampa del Comune di
Rovigo.
Grazie agli sponsor: a Manuela Nissotti e Massimo Nicoli
di Asmset; ad Adriano Tolomei e Paolo Frigato di Ecoambiente di Rovigo, a
Bruno Candita, Gaetano Marangon e Lorenzo Liviero di Banca del Veneto
Centrale e ad Alessandro Romagnolo di Banca Fideuram.
Grazie per il patrocinio alla Accademia dei Concordi di Rovigo e alla Amministrazione Provinciale di Rovigo.
Grazie
a La voce di Rovigo, il Gazzettino, il Corriere del Veneto, Rovigo
News, Rovigoinfocittà, Radio Bluetu, Delta Radio, La voce del Nordest,
Chioggia News 24 per aver coperto così fedelmente tutti gli eventi del
Maggio.
La rendicontazione sociale costituisce una modalità di
condivisione e ad un tempo di trasparenza dovuta ove risorse
professionali come economiche, specie se pubbliche, vengono impiegate.
Con questo riepilogo speriamo, dunque, di aver fatto cosa gradita.
Con viva cordialità.
Virgilio Santato