COMUNICATO DEL 24 OTTOBRE 2023

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione per lo Sviluppo del Polesine nella seduta del 24 ottobre u.s. ha provveduto ad eleggere, unanime, il nuovo Presidente nella persona della prof.ssa Elisabetta Lorenzetti, designata rappresentante della Accademia dei Concordi in seno al Consiglio stesso.

Laureata in matematica cum laude e docente prima al liceo scientifico cittadino, quindi presso la Università degli Studi di Ferrara, è stata Presidente nazionale della Mathesis, la più antica società italiana di matematici, e attualmente si occupa, promuovendo corsi di formazione per studenti e docenti, di prevenzione alla ludopatia, di matematica “divertente” e matematica e letteratura.

Subentra a Virgilio Santato, concluso a norma di Statuto dopo due trienni il suo incarico.

Nella stessa seduta, il Consiglio ha provveduto al rinnovo triennale dei Rappresentati degli Enti fondatori e alla nomina di nuovi Amministratori annuali, così risultando costituito:

Presidente, Elisabetta Lorenzetti (in rappresentanza della Accademia dei Concordi)

Vincenzo Soravia (in rappresentanza del Conservatorio Statale “F. Venezze”)

Massimo Contiero (in rappresentanza della Associazione Musicale “F. Venezze)

Raffaele Peretto (in rappresentanza della Associazione CIPPSAE)

Rappresentante del Comune di Adria (in attesa di nomina)

Susi Osti (Amministratore annuale)

Virgilio Santato (Amministratore annuale)

MAGGIO RODIGINO 2023 – RELAZIONE FINALE

Carissimi,

a chiusura del Maggio Rodigino 2023, ho piacere di condividere nelle righe seguenti, alcune riflessioni e formulare dei ringraziamenti.

La sesta edizione del Maggio Rodigino, da poco conclusa, si è distinta all’insegna dei sold out. Mai come quest’anno la città ha risposto con entusiasmo e partecipazione grazie anche al ricco e intenso programma di eventi che si è sviluppato dal 2 al 31 maggio, annunciato con la conferenza stampa del 5 aprile e reso fin da subito fruibile sul sito dedicato al festival www.maggiorodigino.com.

Un programma che ha avuto una forte risonanza anche sui media, a partire dall’ottimo lancio sulle pagine del Corriere della Sera del 26 aprile fino alla celebrazione televisiva con il servizio del TG Regionale del 12 maggio.

Il Maggio Rodigino è stato protagonista di una presa di posizione inedita per il festival, quanto mai attuale e necessaria: ha sposato i valori espressi dall’Agenda 2030 stilata dall’ONU e ha quindi impostato tutti i propri appuntamenti all’insegna della sostenibilità ambientale, cercando di esprimerla anche graficamente attraverso i manifesti, le locandine e il sito. Più di 40 eventi, tutti ad ingresso gratuito, hanno condiviso nelle loro proposte e nelle modalità organizzative l’impostazione tematica del Maggio.

Attraverso un apposito bando di partecipazione, Enti e Associazioni di Rovigo e provincia hanno voluto esserci per dare alla nostra città una testimonianza di amore, facendo fiorire per la sesta volta la “Primavera della cultura” in un momento ormai atteso e caratterizzante la programmazione artistica cittadina. Nel candidare i loro progetti, Enti e Associazioni hanno esplicitato in maniera chiara l’attinenza con i temi dell’Agenda 2030 nel riutilizzo di strutture e allestimenti, e nella ricerca dell’innovazione con un’attenzione speciale per la parità di genere e l’accessibilità, in particolare per sordomuti, ciechi e ipovedenti.

Insomma, l’edizione 2023 si è rivolta apertamente alle nuove generazioni con una proposta complessiva che è spaziata dalla musica al teatro, dalle arti visive ai seminari e alle conferenze sul tema della sostenibilità ambientale, facendo convivere all’interno dello stesso contenitore i grandi nomi della musica jazz internazionale con gli spettacoli dei ragazzi delle scuole, solo per fare un esempio. Il Maggio, infatti, per propria vocazione è esattamente questo: una cornice culturale, qualificata e garantita in termini di gratuità di spazi pubblici comunali, che tratta tutti gli eventi con pari dignità, illuminando ogni iniziativa con la stessa luce, in cui voci che verrebbero tenute al margine trovano uno spazio di rilievo nel quale esprimersi.

Abbiamo così assistito a un dialogo ideale tra l’istrionico Demo Morselli e il festival Tra Scuole e Teatro, un evento ormai storico per la città di Rovigo, a cura di FITA, la Federazione Italiana Teatro Amatoriale; tra Carlo Marrale, chitarrista dei Matia Bazar, e le Scuole Medie a Indirizzo Musicale, i cui ragazzi si sono esibiti in piazza o in teatro, emozionati e gioiosi; tra la Venezze Big Band di Massimo Morganti e il Festival della Sostenibilità del Comune di Rovigo all’Urban Digital Center…

Il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo ha proposto ben tre festival – il Venezze Classic, il Venezze Jazz e il Venezze Pop –, a riprova di un coinvolgimento massimo in quest’edizione, che hanno fatto sbarcare a Rovigo talenti internazionali di grandissimo prestigio: dal percussionista indiano Trilok Gurtu, maestro indiscusso della world music, agli americani Dena DeRose, Dave Weckl, Tom Kennedy, dallo svedese Mats Gustafsson, al cileno Marcelo de la Puebla, agli italiani Andrea Bissoli e Federica Artuso.

E poi è stata la volta delle riflessioni profonde e attuali del Festival biblico sulla Genesi, della tavola rotonda delle trasformazioni che inevitabilmente coinvolgeranno l’area lagunare veneta e il Delta del Po promossa da REM. E poi a seguire le mostre infografiche, fotografiche sul nostro ambiente e artistiche, tutte svolte in Pescheria nuova; l’attività dell’associazione Retake; il concorso letterario per giovani scrittori in Accademia dei Concordi promosso dalla Fondazione Banca del Monte. A concludere, il primo “seme” del Green Village, piantato presso il giardino delle Due Torri, ospitante giovani musicisti, a dimostrazione che il riciclo può essere una opportunità formativa e una risorsa del territorio, e il Festival “Tempio della Rotonda”.

Ci pare di aver fatto buona cosa, grazie all’impegno di molti e alla generosità di tanti che meritano un riconoscimento.

Quindi:

Grazie allo staff del Maggio Rodigino: Zoe Pia, direttrice artistica, Laura Drago per la parte amministrativa, Laura Bortoloni per la grafica, Serena Bellinello per la comunicazione, Andrea Artosi per il sito web, Giulia Bedendo per i social media, tutti nostri concittadini.

Grazie ai protagonisti del Maggio Rodigino:

–    il Conservatorio “F. Venezze”, con particolare gratitudine al direttore M° Vincenzo Soravia, alla Presidente Maria Grazia Faganello e ai Maestri Claudio Donà, Stefano Onorati, Massimo Morganti, Fabio Petretti, Pierluigi Mingotti, Francesco Carlesi e Daniela Borgato;

–          la FITA, Federazione Italiana Teatro Amatoriale, a Roberta Benedetto;

–          il Festival Biblico, a Daniele Pavarin;

–          l’Associazione REM – Ricerca Esperienza Memoria, a Monica Scarpari e a Paola Piccolo;

–          IC ROVIGO 3 per la Rete delle Scuole Medie a Indirizzo Musicale, al Dirigente Fabio Cusin e a tutti i Docenti impegnati;

–          l’Istituto di Istruzione Superiore “E. De Amicis” di Rovigo, al Dirigente e ai Docenti impegnati;

–          l’associazione Il cortile degli Olivetani, a Maura Bianco;

–          il CUR – Consorzio Università Rovigo, a Diego Crivellari e a Enrico Buoso;

–          il Fotoclub 85 di Villanova del Ghebbo;

–          la Fondazione Banca del Monte di Rovigo per il Concorso letterario “Sergio Garbato”;

–          la fondazione Retake, a Maurizio Braiato;

–          il M° Ruggero Livieri per il concerto d’organo al buio;

–          i Minimiteatri, a Francesca Chiappetta e Ruggero Zambon;

–          ViviRovigo APS, a Irene Lissandrin;

–          il Circolo 2 giugno 1946;

–          Rocco Papia e il comune di Calderara di Reno (Bologna);

–          le aziende agricole “Capolavia” e “Longhina” e l’associazione “Il Tarassaco”;

–          l’Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano e Castelguglielmo.

Grazie alla Fondazione Banca del Monte del Rovigo, ove il Maggio Rodigino è nato e continua ad essere principalmente sostenuto, al suo Presidente Giorgio Lazzarini e al suo CdA.

Grazie alla Amministrazione comunale di Rovigo, in particolare al Sindaco Edoardo Gaffeo, al Vicesindaco e Assessore al Bilancio Roberto Tovo, all’Assessore alla Cultura Benedetta Bagatin, all’Assessore alla Sostenibilità Dina Merlo e all’Assessore allo Sviluppo del Territorio e all’Innovazione Luisa Cattozzo. Grazie a Paola Gasperotto, ufficio stampa del Comune di Rovigo.

Grazie agli sponsor: a Manuela Nissotti e Massimo Nicoli di Asmset; ad Adriano Tolomei e Paolo Frigato di Ecoambiente di Rovigo, a Bruno Candita, Gaetano Marangon e Lorenzo Liviero di Banca del Veneto Centrale e ad Alessandro Romagnolo di Banca Fideuram.

Grazie per il patrocinio alla Accademia dei Concordi di Rovigo e alla Amministrazione Provinciale di Rovigo.

Grazie a La voce di Rovigo, il Gazzettino, il Corriere del Veneto, Rovigo News, Rovigoinfocittà, Radio Bluetu, Delta Radio, La voce del Nordest, Chioggia News 24 per aver coperto così fedelmente tutti gli eventi del Maggio.

La rendicontazione sociale costituisce una modalità di condivisione e ad un tempo di trasparenza dovuta ove risorse professionali come economiche, specie se pubbliche, vengono impiegate. Con questo riepilogo speriamo, dunque, di aver fatto cosa gradita.

Con viva cordialità.

Virgilio Santato

MAGGIO RODIGINO, CONCLUSA LA QUINTA EDIZIONE. I RINGRAZIAMENTI DEL PRESIDENTE SANTATO

ROVIGO, 30 maggio – Si è conclusa domenica al cinema teatro Duomo con lo spettacolo teatrale “Io sono Molière” – ulteriore prima assoluta in cartellone nell’ultima settimana, dopo l’anteprima nazionale giovedì scorso dell’Omaggio a Battiato seguito da circa 1.000 persone in piazza Vittorio Emanuele II – la quinta edizione del Maggio Rodigino. Mai così ricca di eventi, l’edizione 2022 ha contato circa 50 appuntamenti dal 5 al 29 maggio grazie alle energie e alla collaborazione tra enti, associazioni e privati che hanno condiviso la scelta di aprirsi a nuovi orizzonti, dopo anni colpiti dalla pandemia e ora anche da una guerra che bussa alla porta di casa.
«È tempo di ringraziamenti – commenta Virgilio Santato, presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine, che ha promosso la manifestazione con il patrocinio e sostegno di Comune di Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Fineco e Accademia dei Concordi -. Abbiamo raccolto una sfida: portare la primavera della cultura nella nostra città, nel mese di maggio, condividendo emozioni ascoltando jazz o ritrovandosi a teatro a rileggere Molière, davanti a orchestre giovanili e laboratori teatrali scolastici protagonisti sul palco in piazza e a teatro, tra giardini e spazi verdi che sono diventati musei da visitare, o sotto le stelle a guardare film e riflettere sul nostro presente, guidati dagli ospiti del Festival Biblico e anche da giovani studenti di Grafica e Comunicazione, o portati dalle onde della musica di Franco Battiato grazie al Battiato Celebration Ensemble».
«Piazza Vittorio Emanuele II, teatri, parchi, i giardini delle due Torri e le sale pubbliche sono tornati luoghi festanti di incontro, di una comunità civile che si fa solidale, si conosce e riconosce – continua Santato -. La cultura ha allargato gli orizzonti e dilatato gli animi, mostrando la bellezza del mondo e rincorrendo la speranza anche in giorni gravi».
«Ci pare – conclude il presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine – di aver fatto qualcosa di buono: questo almeno era il nostro obiettivo, con la generosa disponibilità di tanti e grazie al concorso di idee e proposte. Grazie quindi alla Fondazione Banca del Monte di Rovigo, all’assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo, agli enti e associazioni e ai privati che hanno costruito insieme l’intenso programma di eventi. E un grazie speciale va ai rodigini per l’amore che hanno saputo dimostrare alla loro città vivendo il Maggio Rodigino 2022».

OMAGGIO A BATTIATO, GRANDE SUCCESSO AL MAGGIO RODIGINO PER IL BATTIATO CELEBRATION ENSEMBLE

ROVIGO, 27 maggio – In anteprima nazionale al Maggio Rodigino, giovedì sera il Battiato Celebration Ensemble ha conquistato il cuore di Rovigo – nel cuore del centro cittadino – con uno spettacolo che ha fatto sentire il ritmo della vita che ritorna, nonostante la pandemia e una guerra che bussa alla porta di casa. 
È stato come l’alba dentro l’imbrunire, ricordando le parole di Prospettiva Nevskij, che è arrivata quasi a metà del programma per l’Omaggio a Battiato del gruppo con quartetto d’archi guidato dal Maestro Alessandro Simoncini, che con il Nuovo quartetto italiano – insieme al fratello Luca al violoncello – dal 1996 aveva collaborato, registrato album e accompagnato in tour Battiato. 
Insieme al primo violino di Battiato l’elemento qualificante dello spettacolo è riunire generazioni diverse con fattori comuni come l’essere diplomati o laureati in maggioranza ai conservatori “Buzzolla” di Adria o “Venezze” di Rovigo, e appare evidente, così, la ricchezza culturale dell’unica provincia con due Conservatori. 
Forse per influenza reciproca, la ricchezza sul palco in piazza Vittorio Emanuele II ha trovato altrettanta ricchezza di pubblico, con oltre mille presenze. Fatto raro di giovedì sera, come ha sottolineato la cantante Raffaella Cafagna: «Franco Battiato ne sarebbe molto felice», ha aggiunto, poco prima di iniziare No time No space. 
La gratitudine, tuttavia, l’ha sentita sulla pelle il pubblico, nel ritrovarsi a celebrare, a un anno dalla sua scomparsa, un artista che ha svegliato e reso colto e saggio il concetto di pop. E che ha avuto sempre a fianco l’invisibile carezza di un custode senza spazio e senza tempo. Un custode che nel mare della vita, non invita a vedere la lunghezza e altezza delle onde. Ma dice di ricordarsi che ogni onda è fatta d’acqua, che poi è la sorgente della vita. 
Acqua e pure sabbia. Non solo perché Battiato invita a tuffarsi nel profondo del proprio essere, come se l’estate fosse una spiaggia senza persone. Ma perché, dopo i saluti iniziali di Virgilio Santato per la Fondazione per lo sviluppo del Polesine, che promuove il Maggio Rodigino, di Gaetano Bisceglie per Fineco bank e dell’assessore alla Cultura del Comune di Rovigo Roberto Tovo, il debutto a Rovigo del Battiato Celebration Ensemble è partito dalla suggestione rievocativa e romantica della danza dei granelli di sabbia nella sand art di Mauro Masi. La proiezione del video realizzato per l’occasione, ha aperto così una serata di musica per l’anima, efficace nei tempi di successione della ventina di brani in programma, quanto attenta a mostrare la forza trasformativa della musica. 
I treni di Tozeur, Nomadi, L’era del cinghiale bianco, Uccelli, L’animale, Summer on a solitary beach, Alexander Platz, sono state le prime tappe di un viaggio che ha amplificato due aspetti. L’amore di Battiato per la musica classica – attraverso il quartetto d’archi formato da Alessandro Simoncini (primo violino), Luca Rettore (secondo violino), Francesco Ferrarese (viola) e Daniele Tessarin (violoncello), perfetti nell’aggiungere e punteggiare emozioni e sentimenti -, e insieme la nuova idea di pop che nessuno come Battiato ha realizzato con la stessa intensità e stratificazione di livelli. 
Ottimi anche l’intesa tra le voci di Raffaella Cafagna ed Enrico Zanforlin, e la profondità del “discorso musicale” sul palco tra Luca Bellan alla batteria e Biagio Modena al basso, Giulia Bergo al pianoforte, Stefano Bellettato alle tastiere e Silvio Vecchione alla chitarra. 
Così, le note di piano che hanno aperto La cura, sono arrivate come le parole pronunciate al momento giusto, quando servono per guarire da tutte le malattie, a salvare da ogni malinconia, e a percorrere insieme le vie che portano all’essenza. 
Un altro momento di grande intensità è stato Povera patria, incrociando sul calendario la tappa di pochi giorni fa dei 30 anni dalla strage di Capaci, e la primavera che tarda ad arrivare a causa della guerra.
 
La stagione dell’amore, però, ricorda che i desideri non invecchiano, e che “ancora un altro entusiasmo farà pulsare il cuore”, come hanno fatto il ritmo di Voglio vederti danzare e Centro di gravità permanente, prima di Bandiera bianca: sul palco di Rovigo, però, hanno sventolato le bandiere della pace, a significare anche – come mostrano in Ucraina i musicisti che non rinunciano alla musica – che dove non arriva la luce del sole, la luce sta nell’essere luminosi.
E così il finale, ha visto alzarsi tutto il pubblico sulle note di Cuccurucucu. 

– Foto di Alessandro Piva.

IL FUTURO È NELL’INCLUSIONE. INAUGURATA ALLA GRAN GUARDIA LA MOSTRA “THE FUTURE IS INCLUSIVE”

ROVIGO, 26 maggio – Con la mostra fotografica e video-grafica “The future is inclusive – prospettive sulla diversità”, fino al 29 maggio in sala della Gran Guardia, Rovigo ha l’occasione di conoscere meglio la gioventù chiamata a costruire la propria identità nell’integrazione di culture e di pari opportunità.
 
La rassegna è un progetto dell’Istituto De Amicis ed è inserita nel programma della quinta edizione del Maggio Rodigino, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo del Polesine.
Concomitante alla Gara nazionale di Grafica e Comunicazione che l’istituto tecnico rodigino ospita il 26 e 27 maggio, l’inaugurazione della mostra è diventata così anche l’occasione di conoscere i migliori studenti italiani in concorso alla Gara indetta dal Ministero dell’Istruzione, che hanno partecipato alla presentazione delle opere realizzate dagli allievi del De Amicis con la guida dei docenti referenti del progetto “The future is inclusive” – le professoresse Anna Casazza, Francesca Andreose e Giulia Prudenziato – per un’iniziativa che è nata con l’obiettivo di promuovere l’inclusività all’interno della scuola, facendo riflettere gli allievi sul concetto di diversità come unicità.
 
Sono protagonisti della rassegna, infatti, studenti d’età compresa tra 14 e 19 anni che portano la loro voce, i loro pensieri e i loro volti come testimonianza di una ricerca che riesce a essere intima e universale allo stesso tempo. Perché raccontano che la diversità (non importa se associata a un’individualità, una cultura diversa, una disabilità) è sempre occasione di scambio e di crescita. E rappresenta quindi una ricchezza, come insegna la storia umana, visto che proprio dalle diversità sono nate le più grandi innovazioni culturali e sociali.
 
La mostra comprende una serie di ritratti in primo piano dei volti dei ragazzi e video-interviste in cui ogni studente espone i propri pensieri sui temi dell’integrazione e dell’inclusione. Fotografie e video sono stati realizzati ed editati interamente dagli alunni, che si sono occupati anche della progettazione grafica degli allestimenti e della campagna pubblicitaria.
Gli orari di visita, da venerdì 27 a domenica 29 maggio sono 10.00-13.00 e 16.00-20.00.
 
All’inaugurazione hanno partecipato anche il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo, il direttore dell’Ufficio scolastico di Padova e Rovigo Roberto Natale, il vicedirettore e direttore territoriale di Rovigo di Confindustria Venezia-Rovigo Massimo Barbin e il sindaco di Bergantino e presidente del Consorzio della Giostra Lara Chiccoli. Il distretto della Giostra del Polesine è infatti il tema scelto per la Gara nazionale in corso, e gli elaborati potranno diventare così un potenziale strumento di valorizzazione del territorio polesano.

MAGGIO RODIGINO 2022, FINO A DOMENICA OGNI GIORNATA SARA’ UN EVENTO

ROVIGO, 23 maggio – Ogni giornata fino a domenica sarà un evento nella settimana conclusiva del Maggio Rodigino. E alcune giornate avranno più appuntamenti (tutti a ingresso gratuito) pronti a darsi la staffetta della primavera della cultura a Rovigo, «grazie alla sinergia tra associazioni, enti e cittadinanza generosi nell’impegno e aperti alle novità, e soprattutto grazie all’assessorato comunale alla Cultura, pronto a risolvere anche gli imprevisti dietro l’angolo», afferma Virgilio Santato, presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine, che promuove il Maggio Rodigino.

LUNEDÌ, MARTEDÌ E MERCOLEDÌ – Tra Scuole e Teatro porta al cinema Duomo – fino a mercoledì, ogni sera con l’apertura del sipario alle 20.45 – tre nuovi spettacoli dopo i quattro appuntamenti che erano in cartellone la scorsa settimana: nell’anniversario della strage di Capaci “L’agenda rossa di Paolo Borsellino”, con i ragazzi del laboratorio teatrale dell’istituto comprensivo di Lendinara; martedì 24 maggio “#Ho preso l’influencer”, con gli studenti del Celio-Roccati e “Gic – Giovani in cammino”; e quindi mercoledì 25 maggio il gruppo “Nati dal nulla” con “Plancton”. Quest’ultimo spettacolo si inserisce nel contesto del Cosquillas Theatre Methodology, dedicato al mondo del sociale e prezioso anche per persone o situazioni in cui le difficoltà di relazione con gli altri generano esclusione.

GIOVEDÌ – Giovedì 26 doppio appuntamento: alle 18.00 nella sala della Gran Guardia – dove resterà fino a domenica 29 maggio, con orari di vista 10.00-13.00 e 16.00-20.00 -, l’inaugurazione della mostra fotografica e video-grafica “The future is inclusive – prospettive sulla diversità” dà l’occasione attraverso gli allievi dell’istituto tecnico De Amicis di conoscere meglio la gioventù chiamata a costruire la propria identità nell’integrazione di culture e di pari opportunità. E farà conoscere anche i migliori studenti italiani di Grafica e Comunicazione in concorso alla concomitante Gara nazionale istituti tecnici, indetta dal Ministero dell’Istruzione, ospitata dal De Amicis il 26 e 27 maggio.
In serata invece, in anteprima nazionale, piazza Vittorio Emanuele II ospiterà alle 21.00 l’Omaggio a Battiato – a un anno dalla sua scomparsa – del Battiato Celebration Ensemble formato da Raffaella Cafagna (voce) ed Enrico Zanforlin (voce), Silvio Vecchione (chitarra), Luca Bellan (batteria), Biagio Modena (basso), Giulia Bergo (pianoforte), Stefano Bellettato (tastiere) e il quartetto d’archi formato da Alessandro Simoncini (primo violino), Luca Rettore (secondo violino), Francesco Ferrarese (viola) e Daniele Tessarin (violoncello).

VENERDÌ – Anche venerdì 27 maggio è in programma un doppio appuntamento: “Musica sostantivo femminile”, convegno in Accademia dei Concordi alle 15.00, e “Muse o Musiciste?” spettacolo alle 20.30 in piazza Vittorio Emanuele II. Entrambi sono proposti nell’ambito della XVIII Rassegna delle Scuole medie a indirizzo musicale, che in questa edizione vuole valorizzare musiciste, cantanti, direttrici d’orchestra, compositrici.

SABATO – Il 28 maggio sarà interamente dedicato ai giovani, con ben tre eventi.
Dalle 9.00 alle 18.00 la piazza principale di Rovigo ospiterà la maratona musicale con le 13 orchestre delle scuole medie a indirizzo musicale che, tra gli appuntamenti della XVIII Rassegna provinciale, sarà l’evento culminante.
Alle 15.30 in sala Oliva dell’Accademia dei Concordi si svolgerà la premiazione del concorso letterario “Sergio Garbato – Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la Scuola”: saranno presentati al pubblico i 20 racconti finalisti e, prima di rivelare i tre vincitori, la cerimonia farà conoscere gli istituti scolastici con i migliori elaborati.
In serata invece, il finale di Tra Scuole e Teatro, previsto inizialmente in piazza Vittorio Emanuele II, si svolgerà al teatro don Bosco sempre dalle 21.00, e così dopo lo spettacolo “Presente!” di Traverso Teatro, saliranno sul palco del don Bosco tutti i protagonisti della XX edizione. Inoltre, dalla Scuola estiva di Teatro Educazione arriverà una sorpresa, in collaborazione con Associazione Zagreo, prima della festa conclusiva che consegnerà gli attestati e il contributo economico alle scuole della manifestazione organizzata da Fita Rovigo Aps, Associazione Nexus, Noi Rovigo e Associazione Zagreo, in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, la partnership della Fondazione per lo sviluppo del Polesine e il patrocinio di Comune di Rovigo, Agita, Ra.Re. e Uilt.

DOMENICA – Il 29 chiuderà la quinta edizione del Maggio Rodigino lo spettacolo teatrale “Io sono Molière”, in piazza Vittorio Emanuele II alle 21.00. L’evento celebrerà i 400 anni dalla nascita del drammaturgo francese e alcune tra le sue commedie più famose, come Il Malato immaginario, Le Intellettuali e Le furberie di Scapino. Nell’allestimento ideato da Fita Rovigo Aps per il Maggio Rodigino, con la collaborazione artistica dell’attore e regista Armando Carrara, sono protagoniste alcune compagnie teatrali amatoriali del Polesine.

«Il Maggio Rodigino – conclude il presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine, Virgilio Santato – vuole fare rete e diffondere il valore delle realtà culturali di Rovigo, che quotidianamente contribuiscono a far crescere la conoscenza. E che mostrano, diffondendo identità e valori della comunità cittadina e del Polesine, il percorso trascorso insieme e la strada da percorrere verso un futuro condiviso».

OMAGGIO A BATTIATO, IN ANTEPRIMA NAZIONALE A ROVIGO A UN ANNO DALLA SCOMPARSA

ROVIGO, 18 maggio – Un anno fa moriva Franco Battiato. Tra una settimana a Rovigo, giovedì 26 maggio alle 21.00 in piazza Vittorio Emanuele II, il Maggio Rodigino dedicherà con l’Omaggio a Battiato del Battiato Celebration Ensemble un concerto in anteprima nazionale sulla musica e l’arte di un artista immenso.
Franco Battiato, nelle sue canzoni, ha mostrato la bellezza e la spiritualità della musica, creando continuità tra ciò che finisce e ciò che inizia: cantando la vita come trasformazione alla ricerca di nuove dimensioni, è riuscito a rendere visibile anche l’invisibile. 
Battiato ha avuto tantissime declinazioni nel mondo dell’arte e nel tempo vissuto. Anche il Battiato Celebration Ensemble riunisce generazioni diverse, con fattori comuni come l’essere diplomati o laureati in maggioranza ai conservatori “Buzzolla” di Adria o “Venezze” di Rovigo. E mostra così quant’è fiorente, e valorizza, la ricchezza culturale espressa dall’unica provincia con due Conservatori.
Il Battiato Celebration Ensemble mette in evidenza, dunque, il patrimonio proveniente dalla vita culturale del territorio con «una formazione musicale il più possibile polesana, per portare nei teatri e nelle piazze le canzoni di Franco Battiato. Sapendo che ad Adria abita il primo violino di Battiato, Alessandro Simoncini – spiega Franco Zanellato, l’agente di spettacolo dal quale, nel giugno 2021, è nata l’idea di costituire il Battiato Celebration Ensemble – sono riuscito a contattarlo e a chiedere la sua collaborazione. È stata immediata, ed è stato il primo passo per questo omaggio musicale a Battiato».
Il Maestro Alessandro Simoncini, diplomato con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio “Verdi” di Milano, già dal 1982 si è dedicato al quartetto d’archi, costituendo il Giovane Quartetto Italiano, ora Nuovo Quartetto Italiano, meritando ampi riconoscimenti e collaborando anche, per un decennio, con il tenore José Carreras in prestigiose tournée mondiali. Poi, dal 1993, ha collaborato con Franco Battiato in tutti i suoi concerti e registrazioni discografiche.
Il Maestro Simoncini, così, è l’elemento qualificante di un progetto che ha superato anche la prova del Covid: «Non è stato facile, in un periodo di emergenza sanitaria – aggiunge Zanellato – far decollare il progetto nei tempi desiderati, ma l’anteprima nazionale nel Maggio Rodigino ripagherà i sacrifici». «Il repertorio – continua – non è stato costruito per cronologia degli album o sulla spinta emotiva, ma semplicemente sul ritmo di ascolto e sicuramente il pubblico, all’interno dei brani scelti, troverà la sua canzone preferita». Tra queste, I treni di Tozeur, L’era del cinghiale bianco, Summer on a solitary beach, La stagione dell’amore, Prospettiva Nevski e La cura. 
Il Maggio Rodigino è una manifestazione promossa dalla Fondazione per lo sviluppo del Polesine e ha il patrocinio e sostegno di Comune di Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Fineco e Accademia dei Concordi.

CITTA’ DELLE ROSE, GIARDINI E SPAZI VERDI COME MUSEI

ROVIGO, 12 maggio – Con “Città delle rose”, il 21 e 22 maggio Rovigo sarà un museo a cielo aperto dove ammirare il patrimonio cittadino di giardini fioriti, corti nascoste e inaspettati roseti, che spesso è dietro portoni chiusi o custodito in spazi inaccessibili. 
“Città delle rose” è un progetto che l’associazione Tumbo ha attivato per la città di Rovigo in rete con attori pubblici e proprietari privati, organizzazioni non profit, scuole, professionisti, ordini professionali e una sessantina di volontari – tra loro anche studenti portoghesi e spagnoli in Erasmus – per offrire ai rodigini e a quanti arriveranno in città la possibilità di visitare 30 giardini e nuovi spazi verdi, e di assistere a un fitto programma di eventi e iniziative, nell’ambito del Maggio Rodigino promosso dalla Fondazione per lo sviluppo del Polesine.
GIARDINI COME LUOGHI DI INCONTRO E CONOSCENZA – L’amore per gli spazi verdi e il desiderio di promuovere la cultura dei giardini come luoghi di incontro e conoscenza, da condividere con chi se ne prende cura, sono il filo conduttore della rassegna, che mostrerà i giardini nelle loro varie tipologie, e che nelle future edizioni spera di allargare le iniziative alle frazioni. Perché nella Città delle rose ogni contributo è importante. Quindi, possono partecipare giovani, adulti, anziani, signore e signori, bambini e bambine.
OFFERTA VARIA, AMPIA E COLORATA – L’offerta di “Città delle rose – Festival dei giardini e degli spazi aperti” è ampia, varia e colorata proprio come un giardino, dove ognuno può trovare il proprio angolo preferito tra 30 giardini, 3 parchi dove sostare per un picnic (parco Cibotto, parco Lisieux Baden Powell e parco Maddalena) e 7 “Spazi che fioriscono”. 
Così nel cortile dell’ex chiesa di San Michele, in via Carducci 4, si potrà “Immaginare un giardino”, e a palazzo Angeli lo spazio esterno dell’ingresso da Corso del Popolo 149 diventerà un’esposizione dei progetti realizzati dagli studenti di Design di prodotto dell’Università di Ferrara. 
Sabato 21, la mattina al liceo Paleocapa sarà inaugurato alle 11.00 il nuovo “parco di Renzo”, in ricordo del professor Renzo Previato; dalle 10.30 alle 13.00 si potrà partecipare alla serra delle medie Parenzo, in via Corridoni 40, alla presentazione dei progetti di coltivazione, ambiente e alimentazione a cura di studenti e studentesse; e tra le 14.30 e le 16.30 il giardino della scuola media Casalini, in via Resistenza 5, diventerà una Arena in musica.
NUOVO ORTO URBANO – L’Urban digital center in via Badaloni 2 aprirà alle visite il nuovo orto urbano. Domenica invece, tra gli “Spazi che fioriscono” a Rovigo, in piazza Jerry Essan Masslo si svolgerà dalle 12.00 alle 18.00 le festa di presentazione del progetto di rigenerazione urbana, che riqualificherà l’ex piazzetta Cepol grazie al progetto del gruppo G124 di Renzo Piano, a sostegno del Comune di Rovigo e dei residenti.
ISCRIZIONI ONLINE E ALL’INFO POINT – Tra gli “Spazi che fioriscono” e i 30 giardini aperti – dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, salvo dove diversamente indicato nel programma completo disponibile nel sito www.cittadellerose.com – ciascuno potrà scegliere in autonomia quali luoghi visitare e costruire, così, il proprio itinerario. 
Per accedere ai giardini è necessario iscriversi, con un contributo di 6 euro a persona per gli adulti e di 5 euro per gli Under 25, mentre l’iscrizione è gratuita per le persone con disabilità e per i minori sotto i 14 anni accompagnati da adulti iscritti. I biglietti sono acquistabili in prevendita online su www.cittadellerose.com e all’Infopoint in viale Alfieri 11, dove il 20, 21 e 22 maggio la biglietteria sarà aperta dalle 9.00 alle 19.00, e nei giorni precedenti negli orari 17.00-19.00 dal martedì al venerdì, e sabato 14 maggio dalle 9.30 alle 12.30.
MAPPATURA DEI GIARDINI E DELLE ROSE – Tra i progetti da scoprire nelle due giornate, “Città delle rose” proporrà anche “Se son rose si vedranno”. Sarà una “sfida partecipata” a fotografare le rose di Rovigo, per creare attraverso l’app iNaturalist un inventario delle rose, e quindi una mappatura che sarà realizzata in collaborazione con Interno Verde, sulle rose di Rovigo. Sarà premiato chi segnalerà più rose durante le due giornate del Festival.

TRA SCUOLE E TEATRO, 20 ANNI CON UN’EDIZIONE SPECIALE

ROVIGO, 11 maggio – L’esperienza di crescita, formazione, cultura e scoperta di sé che solo il teatro può offrire, incontra l’energia creativa di quasi 300 giovani protagonisti nei laboratori teatrali delle scuole polesane, nella ventesima edizione di Tra Scuole e Teatro, che dal 2001 si conferma senza interruzioni il più longevo festival teatrale polesano degli Under 18.
EDIZIONE SPECIALE PER I 20 ANNI – La rassegna festeggia i 20 anni con un’edizione speciale, inserita nella prestigiosa cornice del Maggio Rodigino. È in cartellone al cinema teatro Duomo – con apertura del sipario alle 20.45 – dal 16 al 18 maggio e dal 23 al 25 maggio. 
Poi, dopo lo spettacolo del gruppo “Nati dal nulla”, che il 25 maggio mostrerà la forza del teatro anche come opera di condivisione che dà voce a chi spesso voce non ha, il 28 maggio alle 21.00 Tra Scuole e Teatro arriverà per la prima volta in piazza Vittorio Emanuele II con due ospiti molto speciali: Traverso Teatro, compagnia composta da giovani attori professionisti, porterà sul palco “Presente!”, spettacolo sull’adolescenza pluripremiato (vincitore tra l’altro del Premio “Scintille 2020”), mentre dalla Scuola estiva di Teatro Educazione arriverà una sorpresa, in collaborazione con Associazione Zagreo, prima della festa conclusiva che consegnerà gli attestati e il contributo economico alle scuole.
IL 28 UN’INTERA GIORNATA CON I GIOVANI – Così il 28 maggio, dopo che sullo stesso palco saranno già state protagoniste – dalle 9.00 alle 18.00 – le 13 orchestre delle Scuole medie a indirizzo musicale del Polesine, e dopo che nel pomeriggio la sala Oliva dell’Accademia dei Concordi avrà accolto i finalisti e i migliori elaborati del concorso letterario “Sergio Garbato – Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la Scuola”, il gran finale di Tra Scuole e Teatro vedrà sul palco tutti i protagonisti della XX edizione, organizzata da Fita Rovigo Aps, Associazione Nexus, Noi Rovigo e Associazione Zagreo, in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, la partnership della Fondazione per lo sviluppo del Polesine e il patrocinio di Comune di Rovigo, Agita, Ra.Re. e Uilt.
SPETTACOLI GRATUITI E PER TUTTE LE ETA’ – Il programma, presentato in sala della Gran Guardia dalla presidente di Fita Rovigo Aps, Roberta Benedetto, e da Barbara Chinaglia di Teatro Nexus, annuncia che i quasi 300 giovani attori e attrici coinvolti sono pronti con la loro energia e genuinità a emozionare un pubblico di tutte le età, che così avrà modo specchiarsi con i più giovani. 
L’edizione 2022 offrirà debutti, lavori di squadra e nuovi linguaggi, e porterà i giovani interpreti a confrontarsi non solo con i grandi classici come Shakespeare – pure in lingua originale, come accadrà in “Romeo and Juliet” – e con “Il signore delle mosche” di William Golding nello spettacolo “L’isola dell’infanzia perduta”. Infatti, i giovani protagonisti di Tra Scuole e Teatro saranno anche testimoni di impegno civile. Perché nell’anniversario della strage di Capaci, il 23 maggio, i ragazzi partecipanti al laboratorio teatrale dell’Istituto comprensivo di Lendinara porteranno in scena una loro elaborazione originale: “L’agenda rossa di Paolo Borsellino”.
PARTENZA IL 16 MAGGIO – Si parte il 16 maggio con due prime assolute: “Caino” di Mariangela Gualtieri portato in scena dall’Istituto di istruzione superiore Ferrari di Este e “Romeo and Juliet” allestito dal Drama Club del Celio-Roccati. Il 17 l’Istituto comprensivo Rovigo 3 porterà sul palco con i ragazzi delle medie Casalini “Linea gialla”, scrittura originale dei docenti. Mentre il 18 i ragazzi della secondaria di primo grado Goldoni di Ceregnano debutteranno in “L’isola dell’infanzia perduta”. 
La settimana successiva, il 23 maggio sarà in scena l’impegno civile con l’Ics di Lendinara, e il 24 il Celio-Roccati e Gic, Giovani in cammino, saranno sul palco con “#Ho preso l’influencer”, spettacolo liberamente tratto da Sogno di una notte di mezza estate. Poi il 25 maggio il sipario del Teatro Duomo si aprirà su “Plancton” di Cosquillas Theatre Methodology con i “Nati dal nulla” di Ferrara. 
Tutti gli spettacoli, compreso il gran finale in piazza sabato 28, sono a ingresso gratuito: per i sette eventi al Teatro Duomo è richiesta la mascherina Ffp2 ed è raccomandata la prenotazione attraverso il sito Internet www.cinemaduomo.it
AMPIA RETE DI COLLABORAZIONI – Anche quest’anno Tra Scuole e Teatro nasce da un grande lavoro di squadra. Spicca la collaborazione con l’Istituto De Amicis di Rovigo, in particolare con la classe terza a indirizzo tecnico tecnologico “Grafica e comunicazione” e con i docenti Alfredo Pierro e Giuseppe De Biasi: insieme hanno curato la parte grafica di locandine e brochure del programma. 
«Da diversi anni Fondazione Banca del Monte di Rovigo sostiene Tra Scuole e Teatro, condividendone obiettivi e attività – afferma il presidente Giorgio Lazzarini -. L’iniziativa ha il pregio, tra gli altri, di rendere protagonisti i giovani come attori e artefici della loro stessa formazione, in un contesto che facilita la consapevolezza delle proprie capacità e l’individuazione delle proprie attitudini, anche in prospettiva di una strada professionale. Per questo siamo orgogliosi di essere al fianco di questa importante rassegna». 
«L’obiettivo del Maggio Rodigino – aggiunge il presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine, Virgilio Santato – è fare rete e trascorrere insieme un mese lungo le vie che portano a essere comunità. Stiamo facendo rete con persone straordinarie, come dimostra anche Tra Scuole e Teatro, che è un grande evento per tutta la città».

ROVIGO RITROVA L’EMOZIONE DELLA MUSICA IN PIAZZA

ROVIGO, 9 maggio – L’evento conclusivo del Venezze Musica Festival 2022 è stato un concerto con la grazia nel cuore. Per tanti motivi. Il primo è stato ritrovare la grande musica della Venezze Big Band nel cuore della città: domenica sera piazza Vittorio Emanuele II ha accolto sul palco la band formata da studenti del Dipartimento di Jazz e Pop del Conservatorio “Venezze”, diretta da un artista a tutto tondo come Massimo Morganti (eccellente trombonista, arrangiatore e direttore d’orchestra), e ha ritrovato il pubblico da tutto esaurito a un evento che mancava dal 2019. 
Un altro motivo è che a questi due anni e passa di pandemia, dopo i quali ognuno può dire come John Turturro nel film “La grazia nel cuore” «Ho avuto anch’io la mia razione di batosta in questa dozzinale imitazione di vita», s’è aggiunta una guerra dove ancora nessuno sa dire quando si riuscirà a mettere la parola fine. Eppure, «la guerra non fa morire la musica», ha affermato il presidente del Conservatorio “Venezze”, Fiorenzo Scaranello, nell’introduzione al concerto, quando ha ricordato l’esempio dei musicisti che suonano anche sulle macerie. 
Anche da Rovigo, è arrivato così un nuovo messaggio di solidarietà al popolo ucraino. E la “grazia nel cuore” è rimasta sul palco grazie ai musicisti, come in platea nell’entusiasmo del pubblico di ritrovarsi a condividere, e applaudire a lungo, un grande evento musical-pop, nel calendario del Maggio Rodigino. Con la coincidenza, o forse la sincronicità, di ascoltare anche una delle canzoni capolavoro del film “La grazia nel cuore”. E cioè quella “God give me strenght”, che significa “Dio dammi forza”, “ora che non ho nulla e non ho niente da condividere”, secondo le parole di Elvis Costello nella composizione condivisa con Burt Bacharach. 
La bellezza del momento di ritrovarsi spettatori e musicisti, l’ha colta subito Massimo Morganti: «È bello tornare a suonare sul serio, all’aperto, come eravamo abituati a fare» ha detto, annunciando poi la «piccola novità» sul palco di mescolare studenti di Jazz e Pop. E così il concerto, aperto da un omaggio ai Beatles con Got to get you into my life e Come together, ha presto regalato la prima grande emozione nell’arrangiamento per Big band di “E penso a te” di Lucio Battisti, cantata da Linda Nordio. E subito dopo è arrivata la dolce carezza di “E come il sole all’improvviso” di Zucchero, con i solisti Livia Boattini alla voce e Giacomo Berlese al sax tenore. 
La varietà del programma s’è vista anche nella scelta di riprendere un successo di Mina, “Nessuno” dal film del 1960 “Urlatori alla sbarra”, con alla voce Marika Pontegavelli. Anche Lucio Dalla, con “Cara”, è stato protagonista nella serata finale del Venezze Musica Festival. E ancora “Cara” – cantata da Beatrice Montorsi – è stata anche il bis finale, quando il flicorno di Jacopo Fagioli ha fatto quasi fermare il tempo con le ultime frasi suonate, nel quasi silenzio di una piazza rimasta senza parole, in una sera che sapeva già d’estate. 
Cinzia Angeli è stata invece la voce per “God give me strenght” e “Skyfall” di Adele, inframezzate da “Mercy, Mercy, Mercy”, e seguite da “Isn’t she lovely”, prima del finale con “Soul vaccination” dei Tower of power cantata da Linda Nordio. 
Poi c’è stato spazio solo per gli applausi (e per chiedere il bis), con l’ovazione tributata alla Venezze Big Band: uno dei molti gioielli del Conservatorio “Venezze” che «in questo Festival abbiamo voluto mostrare alla città – ha detto il presidente Scaranello – per far capire che devono essere amati, come il Conservatorio “Venezze” ama la città». 
Nella Venezze Big Band, hanno suonato nella sezione fiati Giacomo Semenzato, Marco Nardi, Antonio Fiorino, Simone La Maida, Tommaso Bencini, Piervincenzo Occhineri e Giacomo Berlese ai sax; Valentino Spaggiari, Francesco Cavallari, Joele Gerardi, Nicola Gandellini e Giulio Tullio ai tromboni; e ancora, alle trombe, Jacopo Fagioli, Andrea Giovannitti, Edo Meloni e Antonello Del Sordo; la sezione ritmica è stata formata invece da Davide Eulogi, Massimiliano Barbieri e Agata Garbin alla batteria, e da Andrea Esperti al contrabbasso e Riccardo Golinelli al basso; al pianoforte, Alex Comarella e Marika Pontegavelli; e poi, alle chitarre Massimo Valvasori, Giovanni Baleani e Piersimone Cinelli, e le cantanti Beatrice Monitorsi, Linda Nordio, Cinzia Angeli e Livia Boattini.